Marisa Bulgheroni


Premio Jacopone da Todi alla carriera 2021

Marisa Bulgheroni

"Marisa Bulgheroni" di Marianna Tomaselli per Iubel
“Marisa Bulgheroni” di Marianna Tomaselli per Iubel

Chi è

Marisa Bulgheroni è nata a Como (1925). Giornalista, scrittrice e traduttrice, ha esordito da autrice scrivendo ritratti e storie di viaggio per le testate Comunità e il Mondo di Mario Pannunzio. Ha collaborato con Paese Sera, l’Unità, e riviste come Linea d’ombra, lo Straniero. Docente universitaria, ha contribuito significativamente a far conoscere in Italia la narrativa americana del dopoguerra.

Le opere

Ha introdotto la narrativa americana in Italia con Il nuovo romanzo americano, Schwarz 1960; e I beats, Lerici 1962, storica antologia dello scrittore e critico letterario Seymour Krim. Nell’arco della sua carriera ha curato opere di Mark Twain, Edmund Wilson, Charles Brockden Brown, Polly Adler e molti altri. Autrice di numerosi saggi sui miti e le immagini del femminismo, con particolare riferimento alle opere di Virginia Woolf e Katherine Mansfield, ha inoltre curato il Meridiano Tutte le poesie di Emily Dickinson (Mondadori 1997), testo paradigmatico per comprendere l’opera della poetessa statunitense di cui ha narrato la vita nel volume Nei sobborghi di un segreto (Mondadori 2001), di prossima ripubblicazione (febbraio 2023) presso il Saggiatore. Nel 1996 l’esordio come narratrice con i racconti Apprendista del sogno (Donzelli 1996), seguiti da Un saluto attraverso le stelle (Mondadori 2007), romanzo di ispirazione autobiografica. Per il Saggiatore ha pubblicato Chiamatemi Ismaele. Racconto della mia America (2013), l’appassionato resoconto di una lunga e memorabile attività critica e letteraria e il memoir Stella nera. Frammenti di una vita a due (2020), struggente diario di un amore e di un lutto, finalista del Premio Comisso nella sezione biografia.

Perché leggere oggi Marisa Bulgheroni?

Perché è una grande scrittrice rimasta nascosta nell’ombra della studiosa e della traduttrice. E perché per le donne questo destino d’ombra è troppo frequente, ed è arrivato il momento di fare luce. Perché dando voce alle parole degli altri ha modellato una lingua personale e profonda. Perché il suo ritratto di altri scrittori è esso stesso materia letteraria. E infine perché ha racchiuso in un nome e in un’immagine il destino umano: la stella nera che dà il titolo alla sua opera più struggente non è soltanto la malattia che condanna il compagno di una vita. È la forza oscura che arriva a strapparci ciò che amiamo, ciò che desideriamo, ciò che ricordiamo. Per contrastare la stella nera, per strappare all’oblio atomi di senso e custodirli nelle parole, esiste la letteratura. 

Dove posso leggere le sue opere?

A Todi puoi trovare Chiamatemi Ismaele. Racconto della mia America e Stella nera. Frammenti di una vita a due nella biblioteca comunale.

 

Il ritratto di Marisa Bulgheroni è firmato dall’illustratrice e designer Marianna Tomaselli (sito).